giovedì 23 giugno 2011

NEVADA ...le luci di Las Vegas

Il Nevada...deserto, deserto, deserto...
Speriamo fino all'ultimo di beccare il cartello che indica la strada verso l'Area 51...i bimbi sarebbero impazziti, ma non riusciamo a individuarlo.
Comunque sapere di esserci passati così vicino...è già qualcosa! Quidi deserto, deserto, deserto, finchè nel nulla più assoluto non inizi a scorgere una città con delle strane torri, una più alta e spaziale delle altre, lo Stratosphere...è chiaro siamo quasi arrivati a Las Vegas.

L'autostrada diventa enorme, piena di corsie e semafori...finchè non appare a sinistra la famosissima insegna, "Welcome to fabulous Las Vegas, Nevada".


Ci fermiamo poco dopo l'insegna, svegliamo i bimbi che dormivano dalla Death Valley e pranziamo da Mac Donald's, insalatona Caesar. Inizia la nostra prima Strip...i primi megahotel che vediamo sono il Mirage, il Luxor, il nostro Excalibur e il New York New York...sorprendenti, pazzi, esagerati.


Fa caldissimo, facciamo il check-in all'Excalibur e ci rinfreschiamo nella nostra camera al 28° piano, da cui si ha una panoramica pazzesca sul Luxor...purtroppo non sulla Strip.

Inizia il nostro pomeriggio a Las Vegas, si fa fatica a orientarsi nonostante si tratti di una lunga strada apparentemente semplice e lineare...è tutto un groviglio di sottopassaggi, scale mobili, passerelle, ponti pedonali, gallerie di negozi, immensi spazi per il gioco d'azzardo...per passare da un hotel all'altro non ci si impiega così poco...c'è parecchio da camminare.


A parte la zona delle camere, tutti gli hotel sono aperti al pubblico e dispongono di immensi casinò, anche collegati uno all'altro, e negozi di ogni tipo...un centro commerciale senza fine e pieno di cose pazze.

Sfruttando il passaggio sotterraneo andiamo a vedere l'MGM Grand, dove i bimbi impazziscono per il Forest cafè, a tema giungla, alberi, acquari, fontane con annesso negozio di pelouche e gadget...una specie di Gardaland.
Troviamo la passerella dei leoni, e ci sono anche due cuccioli, ma sono tutti addormentati.
Cerchiamo di uscire sulla Strip ma ogni volta ci perdiamo negli spazi sterminati pieni di Slot Machines, roulettes e tavoli da gioco...quando riemergiamo sulla Strip sentiamo il caldo assurdo del Nevada che ci soffoca, meglio restare all'interno degli hotel, dove l'aria condizionata è altissima.
Pazzesca la torre Eiffel grande la metà di quella vera, del Paris!


L'intenzione era di rientrare all'Excalibur per riposare e poi uscire per cena a gustarci le luci di Las Vegas...in realtà ci ritroviamo a camminare tantissimo, e dopo aver visitato gli shop più assurdi, come quello delle M&M's - paradiso per Martino - e di Coca Cola, arriviamo al Caesar's Palace (all'altro estremo della Strip) quando è quasi ora di cena.

Scopriamo che la monorail che potrebbe riportarci all'MGM è costosissima e non è per niente comoda.
Decidiamo di rimanere fuori direttamente per la cena, nonostante la stanchezza. Riposiamo un pò su delle panchine al fresco nei sotterranei di non so quale  megahotel, poi ripartiamo.

Il Venetian è la nostra ultima tappa, rimaniamo sconvolti dall'assurdità dei canali veneziani ricostruiti all'interno dell'hotel, con il soffitto a cielo che sembra vero.
Dopo un pò di shopping e una esosa cena da Subway, attraversiamo la strip e la ripercorriamo dal lato opposto, tornando indietro.
Si fa sera ed ecco finalmente le luci di Las Vegas, le strade si riempiono di macchine, soprattutto taxi e limousine, girano donne elegantissime e uomini ricchissimi con cocktail stranissimi in mano...le sale gioco con l'oscurità si affollano, la musica è sempre più alta, e così i vari jingle delle slot machines si moltiplicano...tutto un brulicare di gente, luci, colori, suoni, insegne che lampeggiano...Wow.

Ci fermiamo al Bellagio per goderci gli spettacoli delle fontane a suon di musica...i bimbi restano estasiati.
Eccezionale lo spettacolo sulla musica di One singular Sensation di Chorus Line.
Metto un video per farvi capire, e vi invito a vedere almeno l'ultimo minuto.



 E poi percorrendo passerelle, su e giù, camminando e camminando tra la gente che si ubriaca di divertimento, e facendo coraggio ai bambini stanchissimi, riusciamo a rientrare all'Excalibur.

 Il mattino seguente facciamo il check-out, Claudio en passant vince un 5 dollari giocando alle slot, e ce ne andiamo al Luxor per fare colazione da Starbucks. Claudio vuole provare gli ascensori inclinati, così ci vediamo la hall egizia dall'alto, è impressionante questo spazio immenso a forma di piramide...

 Distrutti e instupiditi dalla pazzia di Las Vegas, la ripercorriamo per fare benzina fino a Downtown dove ammiriamo lo Stratosphere, e poi risaliamo fino alla famosa insegna...addio Las Vegas! per qualche strano effetto gli occhi mi bruciano tantissimo e non riesco a guidare, toccherà a Claudio fino a Bryce.
e dopo deserto, deserto, deserto, lasciamo il Nevada...it's Utah Time!

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