lunedì 14 giugno 2010

NEW YORK a piedi

Finalmente a New York, meta tanto sognata. Abbiamo organizzato il viaggio per conto nostro, con il prezioso supporto di internet e di alcuni siti indispensabili.

Con Expedia abbiamo scelto il volo più conveniente, con Homeaway l'appartamento più comodo. Sistemata assicurazione medica e parcheggio per l'auto in aeroporto - facendo tutto in anticipo si risparmia davvero tanto - finalmente si parte il 4 giugno 2010 con un volo Iberia, Venezia-Madrid-New York JFK.

Fuori dal JFK prendiamo uno dei tanti taxi a 50 bucks che ci porterà al nostro appartamento, dove abbiamo appuntamento col proprietario per il check-in. Dal taxi lo chiamiamo al cellulare e ci rendiamo conto che il newyorkese è una lingua assurda...pur conoscendo piuttosto bene l'inglese, non ci capiamo quasi nulla (e lui è pure polacco). Ma con i newyorkesi veri e propri non andrà tanto meglio...si mangiano tutte le parole e poi hanno un accento pesantissimo.
Sull'autostrada verso la città osserviamo i grattacieli farsi sempre più alti e imponenti, nell'avvicinarci al centro di Manhattan....afosa, umida e un pò puzzolente come primo impatto!

Dopo esserci accomodati nel nostro appartamento a Murray Hill, 207E 21ST, Claudio esce per comprare qualcosa da mangiare da D'Agostino supermarkets lì vicino, e poi ceniamo comodamente nella nostra cucina. Il mattino seguente, effetto jet lag: alle 6 eravamo tutti sveglissimi così abbiamo potuto iniziare di buon'ora i nostri giri per Manhattan.

Il primo giorno ci rifugiamo subito a Central Park, fa caldissimo e l'umidità è insostenibile...per fortuna nel verde rigoglioso del parco troviamo il perfetto refrigerio. Benedetti i baracchini degli indiani che vendono frutta fresca al bicchiere. Central Park è magico, si passeggia tra tante persone che fanno attività fisica di ogni tipo, corsa, jogging, bibicletta, pattini, skateboard, rollerblade, molle ai piedi, gente che balla con la radio a palla...e poi ci sono queste distese di prato con i grattacieli che spuntano all'orizzonte dietro gli alberi, dove tutti si stravaccano beatamente. Poetico con i suoi laghi, le barchette, le piccole attrazioni, gli scoiattolini, e i grossi scisti neri di roccia che caratterizzano New York...è come nei film.

Il pomeriggio acquistiamo il nostro New York City Pass, un carnet che comprende la visita dei principali musei e monumenti, e facciamo la felicità dei bambini con una visita al famoso Museo di Storia Naturale, dove oltre agli innumerevoli animali impagliati e al bellissimo planetario, la fanno da padroni i grossi scheletri dei dinosauri, che tanto affascinano i miei piccoli. Bellissimo passeggiare per le vie al ritorno, tra palazzi altissimi...noi che non siamo abituati a questo mondo verticale tendiamo a stare sempre con la testa in su, perchè non ci sembra vero, è così irreale....
Dopo un giro al Rockfeller Center, finalmente...il primo Starbucks, che ci ha rifocillato con le sue delizie per tutto il soggiorno.

Il giorno dopo scendiamo in metro a sud di Manhattan per imbarcarci verso Liberty Island, alla volta della Statua della Libertà...davvero suggestiva, con una vista di skyline favolose dal barcone. Siamo saliti al suo interno fino a un certo punto, poi i bimbi non ne potevano più di fare scalini!

Ripreso il traghetto si fa sosta a Ellis Island, la prima tappa degli immigrati sbarcati in America, ma Martino dorme e così siamo rimasti sul traghetto. Dopo pranzo visitiamo Wall Street, Broadway, e tutti emozionati attraversiamo a piedi lo splendido Brooklyn Bridge, con il vento che quasi ci porta via

 Per i nostri spostamenti abbiamo utilizzato quasi sempre le suole...ma in buona parte anche la metropolitana, che è abbastanza pulita e sicura, e soprattutto comoda grazie alla Metro Card, raccomandatissima.
Bisogna dire che a Manhattan inaspettatamente non c'è traffico...girano quasi esclusivamente taxi e limousine, e la gran parte della gente si sposta prevalentemente a piedi o con la metro.

Il giorno dopo...gambe in spalla veramente: considerato che il cielo era molto limpido siamo dapprima saliti sull'Empire State Building (come posso descrivere l'emozione di New York dall'alto?) e poi via a piedi verso Chinatown, con tappa al Flatiron Building, poi Little Italy, Soho e Greenwich Village...la Manhattan degli artisti, quella delle scale antincendio fuori dai palazzi, senza grattacieli e con scorci pittoreschi. Nel pomeriggio si va da tutt'altra parte per visitare l'Apple Store (e per provare il nuovo primo Ipad appena uscito) e far felici un pò i bambini da Fao Schwartz. E la sera, indimenticabile tour di Times Square, non si può descrivere l'effetto di tante luci e colori tutte insieme....rimaniamo increduli.
Menzione d'onore per il Toys'r'Us, negozio di giocattoli all'eccesso, con ruota panoramica all'entrata e dinosauro ruggente e semovente in dimensioni naturali...

Il giorno seguente pioviggina, niente di meglio per un bel giro al coperto nel Metropolitan Museum of Art. Il pomeriggio ci dedichiamo allo shopping (soprattutto scarpe da Footlocker, incetta di Converse!) e a vivere  Manhattan "così come viene", scoprendo tanti scorci, particolarità, e stranezze. Incredibile la hall della Trump Tower!

La sera abbiamo atteso il momento del tramonto per salire sul Top of the Rock e ammirare tutte le luci di New York dall'alto col buio...uno spettacolo inenarrabile, non sarei più scesa. Fantastico l'ascensore che ti porta in cima in pochi secondi...e con il tetto trasparente! Wow...

Il giorno successivo è tempo di MoMa, con l'emozione di tante opere conosciutissime sui libri e finalmente ammirate nei loro colori reali...Van Gogh, Cezanne, Rousseau, Picasso...splendido. Ma ci siamo anche tolti la curiosità di vedere Times Square di giorno, aspettandocela un pò più spenta e sorprendendoci che le luci e le immagini siano sgargianti e potenti quanto la sera.
Obbligatoria poi la tappa da Macy's, i grandi magazzini più grandi del mondo...pazzeschi.

Altro giorno: altra bella passeggiata verso il sud di Manhattan, dove visitiamo Tribeca, il Convention Center, il Madison Square Garden, fino al triste Ground Zero del World Trade Center che ci trasmette  l'angoscia del disastro delle torri gemelle ancora perfettamente palpabile ed evidente, poi il World Financial Center e Winter Garden, e per finire quattro passi lungo Battery Park, fino a Broadway.
Obbligatorio lo shopping da 21th Century, un negozio che vende abbigliamento di supermarca a prezzi stracciati.
Vale la pena menzionare anche il Mac Donald's di Broadway...con pianista che suona dal vivo!

Settimo giorno: il mattino ci regaliamo una bella passeggiata per le vie di Manhattan Midtown, facendo shopping e visitando i grandi negozi che da noi non esistono come il Nike Town a 5 piani, Tiffany, l'NBA Store, l'HBO Store. Il pomeriggio trasferta metropolitana a Brooklyn per ammirare la skyline del Brooklyn Bridge e del Manhattan Bridge con Manhattan stagliata dietro, bellissimo. Ci siamo rilassati in un prato in riva all'Hudson, e i bimbi si sono sfogati a correre e a rotolarsi sull'erba. Stranissima per noi la massiccia presenza di mormoni con il loro caratteristico look, come non se ne vedono da noi. Dopo un giretto a Brooklyn, rientriamo in metro all'appartamento.

Il giorno dopo tentiamo di intraprendere la Circle line ma alla fine arrivati al porto ci rendiamo conto che costa un pò troppo e rinunciamo. Ci dedichiamo a passeggiare ancora per le vie di Manhattan fino ad arrivare a Times Square a piedi, per assorbire il massimo dei suoi odori e delle sue stranezze. Ci sarebbero cose da fotografare ad ogni angolo di strada, e personaggi originalissimi che ti fanno dire...sì, siamo decisamente in America! e poi abbiamo provato tutte le specialità più caratteristiche, dai bagel ai donuts, hot dog, frappuccini e hamburger.

Il giorno dopo trasferta in metro a nord di Central Park, per visitare Harlem...indescrivibile l'emozione di una vera messa gospel alla Mt. Olivet Baptist Church, in mezzo a sole persone di colore e pochissimi altri  turisti, così coinvolgente con canti, applausi, sermoni pittoreschi e cori gospel ...e praise the lord! thank you Jesus! che personaggi, fosse così coinvolgente anche da noi andrei a messa tutte le domeniche......

Il pomeriggio abbiamo visitato la Columbia University, roba da telefilm...

E purtroppo arriva anche il giorno della partenza, prenotiamo 4 posti sul coach per il JFK e in un malinconico giorno di pioggia, il primo vero e proprio di brutto tempo - per fortuna! - ci avviamo in pullman al nostro terminal.
Con il decimo giorno si conclude il nostro indimenticabile viaggio nella Grande Mela, contenti e soddisfatti di averci dedicato il tempo dovuto, di averla vissuta appieno insieme ai nostri figli, Avenue dopo Street, Street dopo Avenue, e di poter dire davvero di esserci stati e di averla conosciuta senza rimpianti e senza fretta.
Solo che ci è rimasta una gran voglia di America...per cui pensiamo che il prossimo viaggio sarà la West Coast USA!


(pictures by Spunci)

Nessun commento:

Posta un commento